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Quando ragioni troppo sul rapporto con il partner la connessione emotiva è già stata interrotta.

Forse non vivi più nel bisogno, forse hai bisogno… d’Altro.

È finita? No, è cambiata.

“Una relazione vitale e profonda nasce, e si mantiene, quando c’è comunione d’Anima.

Perché ci sia Anima bisogna riconoscerla dentro e attorno a noi.

Per riconoscerla bisogna innamorarsi.

Per innamorarsi bisogna superare la paura di perdersi nell’altro. Poichè si deve rischiare se stessi per poterlo incontrare.

Per vincere questa paura bisogna ‘superare quella della morte’.

Per superare la ‘paura della morte’ bisogna credere nella Vita che si rinnova”.

 

Il continuo trasformarsi della vita lo puoi sperimentare nei piccoli cambiamenti di ogni giorno. Poiché morire e rinascere significa fare ciò che, dalla notte dei tempi, il Corpo e la Natura continuamente fanno. Cioè si trasformano.

 

Così, come il Corpo muta la sua forma secondo regole naturali, la nostra coscienza cambia la propria “Forma Mentis” pur rimanendo noi stessi. Ed evolviamo e cresciamo in consapevolezza. In capacità di percepire le cose … e oltre le cose. È qui che possiamo ritrovare la connessione con il campo… il campo di quell’esperienza che chiamiamo Amore.

"Possiamo psicologicamente comprendere solo se ci lasciamo ancora coinvolgere. Mentre non possiamo essere coinvolti in alcuna cosa se questa non entra nella nostra anima. (…) La riflessione può fare coscienza, ma è l’amore che fa anima".

Fare Anima

Quando accade tutto questo, ‘facciamo Anima’. Chi ci sta vicino lo sente e la relazione con l’altro è viva e/o si rinnova. L’Anima nasce nell’incontro ed è come l’animatore che mantiene viva una festa. È l’incontro stesso di due anime ‘che si cercano’. È imprevedibile solo per coloro che non l’ascoltano… che non si ascoltano, che non comunicano, cioè non mettono più nulla in comune. La relazione profonda è indescrivibile con le sole parole diurne, quelle dell’ego, quelle della sola ragione.

 

L’anima si lascia intravvedere a chi socchiude gli occhi. O sta negli spazi tra il giorno e la notte, dove la mappa non è più cosi precisa … e puoi lasciarti guidare solo dalla fiducia; da quel tipo di fiducia che vive il ‘bambino’ che ha di fronte a se stesso il sogno della vita; dalla fiducia del innamorato che ha di fronte il futuro del progetto.

L’anima si mostra nelle immagini che crei … di te … dell’altro … della vita.

Per l’anima c’è sempre campo se tu stai connesso.

Una relazione vitale e profonda è l’incontro con la tua anima, con la sua anima, con la nostra anima, .. … con l’Anima del Mondo che pervade anche lui o lei. Allora il rapporto va oltre la questione tra te e l’altro, tra chi ama e chi è amato, e s’inserisce nella cornice più ampia del senso della vita nella sua globalità dove trova la forza e la motivazione per rinnovare la tua stessa vita.

In altre parole, una cosa è il ragionamento di superficie – utile –  sul rapporto di coppia (il perché, il come, il cosa) altra cosa è la funzione del relazione stessa che puoi comprendere solo partecipandovi con tutto te stesso, con tutta te stessa. E questa è tutta un’altra storia … da conoscere.

 

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